Il fondatore di Taiji Gate, Maestro Valerio Bellone
Benvenuto, scopri il mio metodo nell’ambito del Tai Chi e del Qi Gong
Il mio percorso
Ho praticato diversi sport, anche a livello agonistico, e molteplici arti marziali sin da quando ero un bambino (judo, karate, muay thai), senza mai essere pienamente soddisfatto riguardo a discipline che ponevano l’accento principalmente sul competere, prevaricare e sottomettere l’altro attraverso sistemi di condizionamento preprogrammato.
Così, nel corso del tempo, sono andato alla ricerca d’altro, intuendo che l’equilibrio psicofisico è spesso limitato da un approccio basato sulla competizione verso sé stessi e verso gli altri, nell’idea stereotipata e machista del “vincente”, ricercando il risultato e guardando sempre all’obiettivo del domani, attraverso il raggiungimento di una presunta perfezione fondata sulla prestazione. Questo porta a non vivere nel presente e a dimenticare che la cosa importante è il percorso, nella coscienza e accettazione del mutare di ogni cosa, sé stessi compresi verso la riunificazione con il Dao (o “Tao” secondo la vecchia trascrizione dal cinese).
Incontro con il Tai Chi Chuan
Questo tipo di percorso mi ha portato a incontrare il Tai Chi Chuan, il Qi Gong. la meditazione daoista e quella buddhista. Pratiche che, oltre a essere un ponte naturale verso la cultura e la medicina cinese tradizionale, mi hanno aperto cancelli verso altre realtà e mondi interiori inaspettati, che difficilmente avrei potuto esplorare in modo consapevole con altre discipline.
Il Taijiquan, noto per essere uno dei principali stili interni marziali cinesi, si basa su diverse tipologie di esercizi: forme (ovvero sequenze di movimenti codificati – in cinese 套路, taolu), qi gong (esercizi con il Qi, l’energia vitale – in cinese 氣功), tui shou (esercizi in coppia da fermi e in movimento, in cinese 推手) e molti altri tipi di esercizi funzionali alla comprensione e all’incarnazione del principio Taiji da un punto di vista dello yin-yang in chiave marziale.
Ma il Taijiquan dopo centinaia di anni di ricerca ed evoluzione oggi si rivela una disciplina potente nell’allineare il corpo (nella sua interna/esterna complessità), il cuore, la mente e lo spirito. Ovvero un percorso che va be oltre la marzialità stessa.
Un nuovo metodo
Sfruttando le mie esperienze personali ho iniziato a condividere le conoscenze acquisite, senza mai smettere di studiare e approfondire con insegnanti provenienti da diversi lignaggi e stili.
Dopo anni di pratica continuo a mantenere la mia mente aperta come quella del principiante che non smette di stupirsi, mantenendo sempre il dubbio e l’aspetto critico, utile a non creare mai certezze definitive per quel che riguarda l’universo.
Nel corso del tempo ho sviluppato un mio metodo di insegnamento che dal 2014 ho deciso di condividere attraverso un metodo/scuola, dal nome Taiji Gate, dove poter imparare il Taijiquan stile Yang, il mio Qi Gong e alcuni sistemi di meditazione.
Tradizione e innovazione
Attraverso la scuola Taiji Gate condivido con gli altri quel che ho compreso nella speranza che la tradizione delle pratiche funzionali del passato possano essere tramandate alle generazioni successive.
A supporto di tutto ciò ho anche creato un blog tematico sul Tai Chi nel quale vengono pubblicati approfondimenti, racconti, biografie, storie e molto altro sul Taijiquan, sul Qi Gong e sulla Meditazione della tradizione cinese.
I Classici del Taijiquan
Nel settembre 2022 ho pubblicato un libro sul Taijiquan. Trattasi della prima pubblicazione mai fatta in una lingua europea nella quale sono tradotti e spiegati i più importanti testi cinesi, detti Classici del Taijiquan di Wang, Wu e Li. Tre manuali indispensabili per chiunque voglia comprendere davvero, in modo approfondito, la vasta materia del Taijiquan. Tale libro comprende una vasta introduzione alla materia dal punto di vista culturale, filosofico e pratico.
Il mio metodo
Un tempo i maestri cinesi di Taijiquan dicevano: “Io ti ho insegnato il mio Taijiquan, ora vai per il mondo e fai il tuo Taijiquan“.
Sebbene i lignaggi recenti del Taijiquan (Yang, Chen, Wu, Wu Hao e Sun) si siano concentrati prevalentemente sugli aspetti marziali della pratica, sino quasi a dimenticare che questa disciplina non è solo un’arte marziale, come scritto nel più antico Classico del Taijiquan, quello di Wang; ancora oggi, come in passato, il Taijiquan si rivela un potente strumento tanto per la salute quanto per la ricerca spirituale della mente. Motivo per il quale, vivendo in una società che dovrebbe mirare a un’evoluzione pacifica della specie, è stato per me naturale rivolgere lo sguardo, e l’insegnamento, verso gli aspetti dell’equilibrio psicofisico e della via intimamente filosofica e spirituale di questa materia.
Il mio metodo, da un punto di vista pratico, si sviluppa intorno agli insegnamenti di vari insegnanti appartenenti a lignaggi della corrente del taijiquan stile Yang, fondata da Yang Fugui (noto come Yang Luchan) nella prima metà del 1800.
Dato che gli insegnamenti sono giunti sino a noi occidentali dalla Cina antica, spesso sono soggetti a diversi fraintendimenti, questo perché ogni singola parola e frase del passato in lingua cinese era stata pensata e scritta con il fine di far comprendere sensazioni, metodi e tecniche a persone che vivevano una società prescientifica (in senso contemporaneo), basata su una scienza del sentire, più che dell’osservare.
Per questo motivo la mia ricerca, oltre a essere fatta da corpo, mente e spirito, mira a cercare di ricostruire storicamente i passaggi avvenuti tra le generazioni al fine di meglio comprendere l’arte nella sua forma “originale”.
Quello che propongo è il “mio” Taijiquan, che continua a evolversi; ovvero una serie di tecniche ed esercizi (molti della tradizione e altri creati da me sulla base della tradizione) che hanno portato benefici alla mia persona sotto ogni punto di vista. Questo non significa che abbia inventato qualcosa dal nulla o che il mio Taijiquan sia meglio di quello insegnato da altri, ma piuttosto che ho fatto un lavoro di selezione tra la moltitudine di esercizi interni/esterni che mi sono stati insegnati. E, al fine di renderli comprensibili ed efficaci ho sviluppato un mio metodo che rimane comunque fedele agli insegnamenti tradizionali del Tai Chi.