Il primo libro mai scritto in italiano sui “Tre Classici del Taijiquan di Wang Wu e Li”

Da centinaia di anni in Cina si tramandano stili marziali che sono stati definiti “interni” o “di alto livello” a seconda delle epoche. Uno di questi stili, oggi noto al grande pubblico, è il Taichi, parola adoperata come abbreviazione di Taichi Chuan o Taiji Quan secondo la trascrizione in Pinyin.
Agli albori di questi stili, quando non vi era alcuna codificazione formale, le conoscenze non erano altro che una serie di esperienze emerse dalla pratica quotidiana. Queste venivano custodite gelosamente ed erano trasmesse solo ad alcuni prescelti all’interno dei monasteri o di alcuni gruppi familiari chiusi. Con il passare del tempo alcuni Maestri lungimiranti si resero però conto che l’unico modo per non fare morire le diverse arti emerse dalle esperienze che erano state tramandate per generazioni, era la creazione di una vera e propria scuola, ovvero un sistema codificato che spiegasse i diversi sitemi, così da poterli trasferire alle generazioni successive, senza che andassero perduti o venissero corrotti dal passaggio orale.
Nel contesto di quello che oggi chiamiamo Taijiquan, tali regole vennero messe per iscritto in forma di poesia ma nonostante ciò rimasero comunque conosciute da pochi e i manoscritti esistenti vennero custoditi gelosamente. Questi testi venivano in genere affidati agli studenti più meritevoli o ai figli maschi primogeniti. Per tale motivo il Taijiquan rimase a lungo un’arte marziale oscura conosciuta da pochissime persone, sino a scomparire del tutto in un’epoca non nota. Solo a partire dalla fine del 1800, grazie al contributo divulgativo delle prime tre generazioni della famiglia Yang, si ebbe un rapido aumento di interesse nei confronti di quell’arte che oggi chiamiamo Taijiquan. Ma anche in questo caso non furono in molti a comprendere davvero l’essenza del sistema originale. Infatti, ancora una volta, i manoscritti del Taichi vennero mantenuti per lo più segreti. Bisognerà quindi aspettare la metà del 1900 per iniziare a vedere circolare in Cina il primo manoscritto originale, oggi detto “Classico del Taijiquan” (Taijiquan Jing) di Wang Zongyue.

In questo libro di Valerio Bellone sono tradotti e commentati quelli che in Cina sono tutt’oggi considerati i primi e più importanti tre manoscritti della storia del Taijiquan, quelli di Wang Zongyue, Wu Yuxiang e Li Yiyu.
La traduzione dei tre manuali originali è accompagnata da spiegazioni approfondite di ogni frase, da un punto di vista pratico e linguistico. Ogni commento è inoltre supportato da spiegazioni di carattere filosofico e storico culturale che sono indispensabili per una corretta comprensione della materia trattata.

Al momento il libro di Valerio Bellone viene venduto esclusivamente agli studenti della scuola TaijiGate.
Una seconda edizione sarà venduta anche al pubblico e ai praticanti al di fuori della scuola TaijiGate. Scrivici per prenotare una copia della seconda edizione del testo.

Dettagli prodotto

Editore: ‎Auto pubblicazione – Prima edizione (ottobre 2022)
Autore: Valerio Bellone
Lingua: ‎ Italiano
Copertina: Flessibile
Pagine: 528
Formato: 17 x 24 cm
Peso: ‎1 kg

ISBN: 979-12-210-1413-6

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